Bellussi, cantina di Valdobbiadene, presenta due suoi vini
di Giovanna Moldenhauer
Bellussi ha sede a Valdobbiadene, borgo collinare della provincia trevigiana, che, assieme al vicino comune di Conegliano, sorge nell’area storica di produzione del Prosecco. Come è noto, dal 2019, le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene sono iscritte alla lista del Patrimonio mondiale UNESCO. Sono proprio la morfologia del terreno collinare, l’esposizione al sole e il microclima locale a fornire una rara eleganza strutturale e una finezza aromatica unica agli spumanti da Glera prodotti nella zona.
È il 1993 quando Enrico Martellozzo, esponente di una famiglia con un antico retaggio vinicolo, rileva l’azienda Bellussi. La collaborazione con l’enologo Francesco Adami, porta Enrico a rilanciare la cantina investendo in una moderna cantina tecnologica, puntando sulla qualità, focalizzandosi sulla selezione delle migliori uve per esaltare le loro caratteristiche aromatiche, date dal contesto territoriale. Ad affiancare Enrico e la famiglia Martellozzo, garantendo la qualità in cantina, c’è l’enologo Francesco Adami. Da ben 37 anni Adami, classe 1962 e valdobbiadenese DOC, è responsabile della selezione delle uve e della messa punto delle tecniche di fermentazione e spumantizzazione dei vini prodotti. Inoltre questa cantina, da sempre attenta all’impego dei solfiti, utilizza in produzione solamente il 50% del limite concesso.
Dalla linea omonima al nome del brand, storica e rappresentativa, dove i vini sono un mix tra tradizione e innovazione, abbiamo scelto due prodotti: Bellussi Bio Brut e BellusSì Brut.
Il primo è un vino spumante certificato BIO, prodotto secondo il metodo Martinotti, ottenuto da Glera e Pinot Grigio coltivati seguendo i principi di agricoltura biologica, nel pieno rispetto dell’ambiente e della salute dell’ecosistema. Nel calice è di un colore giallo paglierino con riflessi dorati, con un perlage fine e persistente, dai profumi di mela verde, fiori d’acacia, per avere poi all’assaggio una buona struttura, un gusto secco dato dal residuo zuccherino di 10 grammi/litro, versatile dall’aperitivo a tutto pasto, persistente al palato.
Come secondo vino proponiamo l’ex Cuvée Prestige, prodotto di punta del brand, ora chiamato BellusSì. Questo spumante, oggetto di un rilancio con un restyling dell’immagine, ha la bottiglia rivestita da un’iconica texture a rilievo dall’effetto di piccole gocce, con il contenuto sugellato da un’etichetta rotonda nello stile del marchio. Inoltre, allo scorso Vinitaly 2023, ha presentato Demì, il nuovo formato di bottiglia da 0,375 di questo Blanc de Noir. Uno spumante che soddisfa l’esigenza di chi ama condividere preziosi momenti brindando con piccoli assaggi, abbinati a momenti di condivisione in coppia, tra amici oppure in occasione di brindisi al lavoro. Questo spumante Brut, millesimato 2022, è ottenuto da una selezione di sole uve Pinot Nero, coltivate in collina, raccolte esclusivamente a mano. La vinificazione viene effettuata in bianco con una parziale macerazione a freddo, una pressatura soffice, seguito con una permanenza in autoclave del metodo Martinotti da 120 a 180 giorni. Dopo un colore paglierino dai lievi riflessi ramati, è decisamente secco, dato il residuo zuccherino di soli 5 grammi/litro, fragrante, di buona struttura e persistenza all’assaggio.
I due spumanti che vi presentiamo qui sono attuali per il ridotto uso di solfiti in cantina, per la versione organic del primo, sempre più apprezzata da chi sceglie di acquistare vini BIO, per l’uso del Pinot Nero in purezza del secondo. Inoltre la veste particolare del Bellussì soddisfa anche quei consumatori che apprezzano la sua veste glamour. La qualità di queste due etichette che abbiamo degustato in fiera a Verona, testimoniano la validità della produzione del brand di Valdobbiadene.