Editoriale
Quando nel 2016 presentammo a Milano il progetto “Bubble’s Italia Magazine”, immagino non siano mancati i perplessi. In un momento nel quale l’online sembrava essere diventato così on nivoro da indurre anche grandi testate internazionali a cominciare a dubitare del percorso che le aveva condotte a essere ciò che erano, da parte mia decisi di scommettere tutto proprio sul cartaceo.
Lo feci per mille ragioni che non sto qui a elencarvi, non ultimo però quella di avere il piacere di sfogliare nuovamente una bella rivista che parlasse delle eccellenze del mondo del vino e non solo. L’ultima che mi aveva dato questo piacere era stata “L’etichetta”, uscita nel 1983 e diretta da Luigi Veronelli fino al 1991. Quando non si sfogliano le pagine di una rivista, ma si accarezzano, quando si ammirano stupiti i suoi colori e si capisce che la grafica è studio e arte, quando le sue immagini ci seducono con la loro bellezza e il profumo dell’inchiostro ci avvolge, allora ci troviamo a vivere – come quando ci immergiamo in un bel libro – un’esperienza estetica unica.
Ricordo quel novembre del 2017 quando “Bubble’s Italia Magazine”, al suo #0, era solo un progetto. Quella bozza, messa in mano a una cinquantina di giornalisti all’ultimo piano della Torre Velasca a Milano, sortì un effetto inatteso: quindici minuti di silenzio! Un tempo enorme, che mi convinse della validità grafica dell’idea. La cosa si ripeté al Vinitaly del 2018, quando presen- tai “Bubble’s Italia Magazine #1” e a sorprendermi ancora adesso è il fatto che, a ogni numero editato, chi lo riceve resta stupito non solo nel tenerlo fra le mani, ma anche nel constatare che non si è trattato di un’esperienza effimera: Ma allora continua… c’è un altro numero di Bubble’s… Si, rispondo, ce n’è un altro numero, e spero ce ne siano altri cento!
Quello che ora vi accingete a leggere è “Bubble’s Italia Magazine #9”. Un numero col quale possiamo dire di esser arrivati brillantemente alla prima boa di una regata alla quale, solo due anni fa, sembrava un’incosciente avventura anche solo pensare di parteciparvi. Ora invece, nonostante i tempi difficili che stiamo attraversando, quell’avventura sta dimostrando a tutti, anche ai più scettici, di essere un progetto comunicativo importante, transnazionale, unico e, a oggi, inimitabile.
Il percorso non è stato semplice, segnato talora da difficoltà e sacrifici a prima vista insuperabili.
Tuttavia siamo ancora qui, incoraggiati dalla stima e dalla fiducia di molte aziende italiane, cui va il nostro più caloroso GRAZIE, evidentemente da estendere anche ai collaboratori che hanno saputo starci accanto nel nostro sforzo di aggregare intorno a “Bubble’s” uomini e aziende. Proprio grazie a questi ultimi abbiamo avuto la conferma che “Bubble’s Italia Magazine”, con le idee che comunica, può trasformarsi in un’autentica opportunità culturale e in un “luogo” di confronto sul sistema del vino italiano. Dubbi ce ne sono stati e continuano a essercene, ma proprio i dubbi possono diventare stimoli capaci di spingerci a fare meglio di quanto abbiamo fatto fino a oggi, specie se si può contare sulla qualità di un made in Italy e su un sistema spumantistico nazionale che, già da soli, rappresentano un volano comunicativo enorme. Consapevoli di queste potenzialità, ci siamo ripromessi di aumentare i nostri sforzi, operando per ampliare le nostre collaborazioni con un cospicuo gruppo di produttori di bollicine italiane e con altre realtà imprenditoriali che hanno a cuore il sistema Italia.
Per far questo, nonostante il momento di recessione, abbiamo deciso di ampliarci. Dalla costola della Andrea Zanfi Editore è così nata Bubble’s Italia S.r.l., che vede nel suo organico noti personaggi del sistema vitivinicolo italiano cui presto se ne aggiungeranno altri con esperienze operative in differenti ambiti. Tutti però con un unico obiettivo: costruire un gruppo forte e in grado, per aggiungere valore culturale al sistema, di dare risposte, soluzioni e idee innovative. Il numero che vi accingete a leggere è quindi l’inizio di un nuovo percorso, che vi garantiamo sarà ancora più innovativo del precedente, perché abbraccerà non solo il campo editoriale, ma ci vedrà ancora operativi negli eventi nazionali e internazionali, nella didattica e sulle piattaforme che il web ci mette a disposizione.
Credendo all’integrazione dei sistemi comunicativi, nei prossimi mesi daremo vita anche alla realizzazione di una rivista on line dal titolo “Italian Good Living” (il buon vivere dell’Italia), editata in lingua inglese e destinata al mercato mondiale. Continueremo inoltre a dare il nostro supporto a diversi eventi: a quello che terrà l’Associazione Festival Nazionale SpumantItalia, al Blues Wine Festival, e a Bottiglie Aperte, programmato a Milano per il prossimo ottobre.
Oltre a questo, però, c’è dell’altro. A giugno inaugureremo a Parma un inedito punto Bubble’s Club italiano: il primo di una serie di collaborazioni che attiveremo con wine bar e ristoranti che saranno la casa degli Ambasciatori del brindisi italiano e di tutte le aziende che sono nostre partner in questa avventura.
Queste novità, insieme all’uscita di “Bubble’s Italia Magazine # 9”, vi danno però soltanto un’i- dea parziale dell’ottimismo e della voglia di fare che ci pervade. Siamo profondamente convinti che il mondo del vino cambierà e in questo cambiamento vogliamo esserci, ben sapendo che il valore delle idee che pervadono il fare di noi italiani non verrà mai meno e che, insieme, non mancheremo di dimostrarlo al mondo intero.
Buona lettura.
Andrea Zanfi
Bubble’s Italia