Cantine Tora, la nuova vita della Falanghina
di Carmen Guerriero
Ai piedi del Monte Taburno, montagna sacra del Sannio, in Campania,Torrecuso è terra di antichissima tradizione vitivinicola e di grandi vini. Qui i fratelli Giampiero e Francesco Rillo dal 2004 hanno dato vita ad un nuovo progetto imprenditoriale basato su una lunga tradizione familiare: la longevità dei vitigni autoctoni, in primis, falanghina.
Rispetto per territorio e tradizioni sono il filo conduttore della filosofia viticola dei fratelli Rillo, titolari di Cantine Tora, nel cuore del Sannio.
Un territorio prezioso, con terreni argillosi, forte presenza di sabbia per struttura, finezza qualitativa e aromi complessi delle uve, estremamente concentrate, nel progressivo assottigliamento delle bucce.
Kissos è il prototipo di un progetto di vigneto spinto, in modo naturale, fino a 40/50 anni di età, con riduzione della produzione e dimensioni dei grappoli. Tecniche tradizionali e moderne applicazioni agronomiche firmano un nuovo trend interpretativo per esaltare la naturale vocazione alla longevità di questo antico vitigno autoctono .
Una degustazione esclusiva di cinque annate, dal 2018 al 2012, presso Palazzo Petrucci a Napoli, ha esplicato il progetto di Cantine Tora, sostenute tecnicamente dall’enologo Angelo Valentino.
In un crescendo di ori luminosi, profumi di frutta e fiori carnosi, in primis ginestra, erbe balsamiche, note dolci di miele di castagno, rimandi speziati, curcuma e zafferano, anno dopo anno, la falanghina ha rivelato sorsi originali e ricchi di personalità, in equilibrio tra freschezza e sapidità, buona struttura, complesso e di lunga persistenza. Una nuova vita.
Azienda Agricola Tora di Rillo Giampiero, Località Tora II n.18, 82030 Torrecuso (BN)