Charley, il primo Metodo Classico dell’Astemia Pentita
di Giovanna Moldenhauer
La cantina più Pop delle Langhe lancia Charley, il suo primo spumante metodo classico, espressione di equilibrio tra eleganza e spirito piemontese contemporaneo. Dedicato al figlio della titolare Sandra Vezza fin dal nome racchiude in sé una vera e proprio dichiarazione d’amore
La dichiarazione d’amore de “L’Astemia Pentita”, azienda vinicola anticonformista di Barolo nota per il suo approccio innovativo fatto di contaminazioni tra vino, arte e design, è dedicata al figlio della titolare. “A Charley – racconta l’imprenditrice – ho desiderato dedicare un vino che gli assomigliasse: uno spumante fresco, ironico, dal piglio irriverente, un Metodo Classico dall’allure di Langa, realizzato con la stessa cura nel dettaglio e attenzione per la qualità che in Piemonte mettiamo nei rossi della tradizione”. Lo spumante Charley, un Brut millesimato 2019 alla sua prima annata, conferma la qualità di Pinot Nero e Chardonnay, coltivati in altura. “Nella mia visione delle cose – continua Sandra “questo vino rappresenta la libertà di sperimentare e interpretare tecniche viticole ed enologiche oltre che un’occasione di confronto con l’anima spumantistica di vitigni celeberrimi, che i terreni delle Langhe riescono ad impreziosire conferendo loro un carattere unico e distintivo”.
Siamo nel cuore della Langa, nel comune di Barolo, là dove il crinale di Cannubi sale lentamente verso il centro del paese. In quest’angolo di terra, in cui la tradizione vitivinicola è l’indubbia protagonista del paesaggio, si trova l’’Astemia Pentita, una delle cantine più note nel panorama italiano e internazionale, riconoscibile, tra le vigne, grazie alle forme di design che la contraddistinguono e che lasciano percepire sin da subito al visitatore un approccio alla produzione dettato da un linguaggio dirompente in cui vino, cultura e amore per il territorio si combinano in un equilibrio perfetto.
Oggi, tutti i vini provengono dalle vigne di proprietà, estese lungo i 20 ettari tra i comuni di Barolo e Monforte. Presso la cantina è possibile assistere a tutte le fasi produttive che sono seguite, dal lavoro in vigna al controllo del prodotto finito, da figure interne. Una cantina giovane, dunque, che registra la prima annata vinificata nel 2010, ma che da allora non ha smesso di studiare, migliorarsi e applicare le tecniche più innovative a disposizione. Sempre all’insegna del rispetto dell’ambiente e della ricerca del minor impatto possibile sul territorio, senza il quale tutto questo non sarebbe possibile, creando così una vera e propria complicità con i vigneti.
Grazie a questa visione, dal 2020, la cantina è in conversione al biologico ed entro il 2024 tutto il processo sarà ultimato.
Durante la presentazione alla stampa Charley è stato servito in abbinamento alle squisite preparazioni tipiche piemontesi, dal vitello tonnato al tonno di coniglio, dagli agnolotti del plin alla tartare di fassona.
Charley VSQ Metodo Classico Brut 2019
Ottenuto da Chardonnay e Pinot nero, entrambi al 50%, vede l’uva pressata a grappolo intero, poi il mosto fiore decantato a freddo per circa 12 ore prima del travaso. Dopo l’avvio della fermentazione segue un affinamento sulle fecce fini fino al tiraggio. Riposa almeno 30 mesi sui lieviti e, dopo la sboccatura altri 3 in bottiglia, dove ha un dosaggio di 3 g/l di zucchero. Nel calice questo spumante fuori dagli schemi ha un colore giallo paglierino, un perlage fine, di ottima persistenza. Al naso il bouquet ha prima sentori di lievito e crosta di pane, seguito dalla fragranza della frutta a polpa bianca. Al palato il sorso è secco, fresco, vivace, con una sapidità e una complessità che intrigano, una buona lunghezza dal retrogusto con profumo di lieviti.
Voto: 89/100