Dopo il mio viaggio in India
di Polina Bosca
Sono passati vent’anni da quando ho iniziato a vivere l’azienda come un sogno. Tutto è cominciato al rientro di un meraviglioso viaggio nel “Pianeta India” che ha segnato profondamente lo spirito che è radicato in me. Ho fatto un percorso affascinante sviluppando la comprensione di tutto ciò che ruota attorno al mio asse, imparando inoltre l’arte di animare le mie idee. Poi, il laboratorio, la ricerca e lo sviluppo di nuovi prodotti e tutte quelle azioni utili per animare il mercato indiano, si sono trasformate nei primi progetti sviluppati all’interno dell’azienda Bosca. Successivamente ho imparato a fare molte cose, oltre a quelle che riguardavano il sistema produttivo, dalla rimodulazione della grafica al packaging dei prodotti, misurandomi, ogni giorno, con problematiche che necessitavano risoluzioni, fino ad approcciare il marketing nel suo complesso.
Quello che mi ha stimolato nel percorso intrapreso in tutti questi anni è stato vivere a contatto con un lavoro creativo che mi ha dato, e mi dà tutt’ora, molti spunti e una moltitudine di interessi, spingendomi ad andare oltre ai miei limiti. Solo così riesco ad accettare i conflitti e le tensioni, scoprendomi, ogni volta, sempre più determinata e con una consapevolezza maggiore su quanto possa ancora dare. Trascendere dall’ordinario, pensare fuori dagli schemi, trovando soluzioni originali ai problemi, mi entusiasma; come diceva Coco Chanel “per essere insostituibili bisogna essere unici”. È la mia vita di donna, mamma e imprenditrice. Qualche volta può risultare complicata, ma non mi interessa. Sono consapevole che da ognuno di quei tre ruoli prendo molto più di quanto offro, ricevendo accettazione, freschezza, energia, sensibilità, amore, stimoli, passione, riflessioni, confronti, opinioni, dialoghi, ansie, dolcezze e serenità d’animo, saturando, di fatto, ogni poro della mia esistenza. Un agglomerato di sensazioni che sono il mio nutrimento e il valore aggiunto che metto nel mio lavoro e nel quotidiano rapporto che ho con la mia famiglia. Per questo, pur ridefinendo periodicamente le priorità e gli obiettivi, lascio porte aperte a qualsiasi altra soluzione. In Bosca facciamo spumanti e diventa vitale capire i gusti e l’orientamento dei mercati che vanno ben oltre il brindisi e le occasioni d’uso legate ad anniversari e ricorrenze, trovando ora nuove forme di utilizzo, direi più informali e inclusive.
Fin dal 1831, anno di fondazione della nostra azienda, a Canelli in provincia di Asti, nel cuore del Monferrato, l’obiettivo principale di Bosca è stato quello di realizzare prodotti di qualità che fossero accessibili, capaci di offrire ai consumatori momenti autentici e gioiosi, easy e immediati. In questo senso, i valori chiave sui quali abbiamo sempre contato sono molteplici, fra i quali la sapienza, un expertise secolare, la costanza nel mantenere la nostra identità, l’audacia di sperimentare pensando che l’innovazione possa creare sempre nuove opportunità. Tutte linee guida che sappiamo essere la cosa migliore da fare per continuare ad essere ciò che siamo.
L’anniversario dei 190 anni, caduto nel 2021, non è stato solo un grande traguardo, ma il punto di partenza per immaginare il futuro: il fil-rouge di questa continua evoluzione è da sempre la nostra famiglia. Oggi con Pia e Gigi siamo la sesta generazione. Avere un’azienda famigliare è meraviglioso perché ci consente di essere molto flessibili e poter plasmare la gestione sempre in modo dinamico, a seconda delle caratteristiche delle diverse generazioni che si alternano alla sua guida. Ogni passaggio è stato segnato dalla personalità di un componente della famiglia, il quale pur avendo un diverso modo di ragionare, di proporsi e di approcciarsi ai mercati e ai collaboratori, ha sempre tenuto vivo lo spirito controcorrente che caratterizza l’azienda. E, pur interpretando in modo soggettivo l’esperienza e la tradizione di chi lo ha preceduto, non è mai venuto meno alla necessità di dare un contributo forte nel modellare il futuro di Bosca.
La nostra generazione è riuscita ad esprimersi al meglio con questa filosofia, intervenendo sulle cantine storiche di Canelli che, nel 2014, sono diventate Patrimonio Mondiale dell’Umanità per l’UNESCO. In seguito a questo importantissimo riconoscimento abbiamo allestito la nostra “Cattedrale Sotterranea”, cercando di emozionare i nostri ospiti, invitandoli ad un viaggio sensoriale, coinvolgente e immersivo fatto di luci, suoni e video capaci di raccontare Bosca e la sua storia. Un altro importante passo nella gestione della nostra azienda è stato un cambio strategico: non solo con una dinamica di ristrutturazione della gestione manageriale, ma anche con l’immissione sul mercato HORECA, per noi nuovo, di una nuova linea di prodotti, sentendo forte il bisogno di sdoganare il brand Bosca da ciò che ci aveva precedentemente identificato, cercando di essere meno afoni e aprendoci al mondo raccontando come abbiamo attraversato questi ultimi due secoli. Un cambio di passo sostanziale che certamente contribuirà a disegnare nuove strade per noi e per chi verrà dopo di noi.