Orizzonte circolare, un viaggio tra diverse espressioni di vinificazione della Glera

di Giovanna Moldenhauer

 

Un viaggio tra le colline del Conegliano Valdobbiadene Superiore, che mai come quest’anno erano di un verde lussureggiante, ci ha consentito di vivere l’esperienza di uno speciale percorso di degustazione chiamato “Orizzonte circolare” dedicato a diverse espressioni di vinificazione della Glera, fatto dalla famiglia Cosmo, titolare di Bellenda in cui la figura di riferimento è Umberto che, con i fratelli Luigi e Domenico, conduce la cantina.

Una famiglia, da sempre appassionata e attiva nel settore agricolo, che nel 1986 ha fondato l’azienda vinicola, tra le suggestive colline patrimonio dell’Unesco, in località Carpesica, frazione di Vittorio Veneto, affacciato su vigneti e caseggiati rurali. Il nome Bellenda è il toponimo che identifica la parte di collina in cui si trova il corpo principale dei suoi vigneti per un totale di 35 ettari di terreno vitato, l’80% dei quali sono riservati all’uva Glera.

L’esperienza Orizzonte circolare coinvolge sei vini di punta della tenuta, con diverse versioni di vinificazione e spumantizzazione che si ribellano all’interpretazione di massa della Glera, restituendo tutto il sapore della terra e il valore dell’esperienza da cui hanno origine. Si inizia con Metodo Rurale IGT Colli Trevigiani di cui abbiamo assaggiato la 2021, archetipo creato secondo il metodo ancestrale sui suoi lieviti. Il vino fermenta sulle bucce all’interno di tini di legno, senza controllo di temperatura, senza aggiunta di solforosa, con zero zucchero. Si prosegue con Radicale Spumante Extra Brut a base Glera, vendemmia 2018 da Metodo Classico Ancestrale che fermenta in presenza di vinaccia e non prevede sboccatura, evitando quindi l’aggiunta di solfiti e anche qui con zero zuccheri. Radicale sosta sui lieviti per 24 mesi, nel formato magnum, viene poi messo in punta per la conservazione, in modo da limitare la successiva evoluzione giustificando così l’etichetta volutamente messa a rovescio. Si prosegue con Così è (Col Fondo) un Prosecco DOCG frizzante rifermentato in bottiglia con l’aggiunta di mosto, in parte con lieve macerazione. Rievoca la tradizione contadina e si presta a essere bevuto velato, per godere a pieno dei depositi naturali. Una versione fragrante, piacevolissima sia al naso che al sorso che ha personalità. Segue poi San Fermo, Prosecco Superiore Brut Conegliano Valdobbiadene DOCG che esprime le caratteristiche più tipiche della collina morenica di origine glaciale sulla quale si coltivano i grappoli. Il nome indica il luogo di origine delle uve, allevate intorno alla chiesetta di San Fermo di Carpesica. A differenza dei precedenti prevede il metodo Martinotti: la fermentazione delle uve è spontanea, viene poi lasciato maturare in acciaio, quindi in bottiglia per alcuni mesi avendo infine un residuo zuccherino di 6,5 grammi/litro. La penultima tappa di Orizzonte Circolare è S.C. 1931, Prosecco Superiore Metodo Classico Pas Dosé 2020 che prende il nome da Sergio Cosmo, fondatore di Bellenda, e dalla sua data di nascita. La fermentazione avviene in parte in acciaio e in parte in recipienti di legno senza controllo di temperatura. L’affinamento sulle fecce fini per tre mesi è seguito dalla spumantizzazione in bottiglia e da una sosta sui lieviti di 24 mesi. Non possiamo non menzionare la verticale nel tempo di S.C. 1931 con bottiglie del 2006, 2008, 2010, 2012, completata con le 2018 e 2020. Il raffronto tra le prime annate, con la 2010 in particolare assolutamente emozionale, ha messo in evidenza la longevità di questo Metodo Classico, la grande esperienza della famiglia Cosmo supportata dall’enologo Paolo Stival, con loro da 30 anni. Il viaggio di Orizzonte Circolare termina con Sei Uno, Conegliano Valdobbiadene DOCG Rive di Carpesica 2020, nella versione Extra Brut, che con la fermentazione in bottiglia si attesta a oggi come l’unico esponente di un nuovo e al contempo antico modo di intendere il Prosecco Superiore. La sboccatura avviene dopo circa un anno di sosta sui lieviti ed è seguita da un affinamento in cantina per altri sei mesi.

Al termine degli assaggi di Orizzonte circolare abbiamo degustato anche Lei, un Prosecco Superiore Conegliano Valdobbiadene DOCG Dry 2016, ottenuto da Metodo Classico che indaga la tradizione dei vini ad alto residuo zuccherino qui attestata sui 26 grammi/litro.

Le due degustazioni si sono rivelate esperienze coinvolgenti non solo per i nostri sensi. Ci hanno consentito di apprezzare l’attenzione e il rispetto con cui vengono coltivati i vigneti, l’approccio non convenzionale, creativo e di assoluta qualità che porta a vini impeccabili dal punto di vista degustativo, facendoci riscoprire la fragranza e al tempo stesso la verticatilità e la grandezza dell’uva Glera.